Uso dell'ablazione a radiofrequenza (RFA) per la decompressione di una stenosi del dotto biliare secondaria a colangiocarcinoma

Anamnesi del paziente

La paziente era una donna di 75 anni con diagnosi di colangiocarcinoma nel dotto biliare comune 1 anno e 1/2 prima. La paziente è stata sottoposta a molteplici posizionamenti e scambi di stent in plastica e successivamente al posizionamento di uno stent biliare RX WallFlex™ non rivestito (10×60 mm) in un'altra struttura medica. La paziente era sottoposta a chemioterapia. In una ERCP ripetuta con colangioscopia, è stata evidenziata la crescita tumorale nello stent, confermata mediante biopsia intraduttale. Il medico curante ha inviato la paziente per una procedura RFA.

Procedura

È stata eseguita una colangiografia dell'occlusione che ha evidenziato una stenosi che copriva circa la metà della lunghezza dello stent. Nel tentativo di identificare con precisione la posizione definitiva della lesione, la stenosi è stata esplorata utilizzando il sistema di visualizzazione diretta SpyGlass™ DS, che ha rivelato una lesione leggermente più lunga di quella evidenziata nella colangiografia (Figure 1, 2). Per la preparazione all'ablazione, il catetere a radiofrequenza bipolare Habib™ EndoHPB è stato collegato al cavo adattatore e al generatore elettrochirurgico Erbe Vio 300. Il generatore è stato impostato in modalità Coagulazione tessuti molli, effetto 8 e 10 W, con un limite di tempo di 90 secondi. Il grado di crescita tumorale interna è stato stimato pari al 70% della lunghezza dello stent di 60 mm. Il catetere Habib EndoHPB produce una lunghezza di ablazione di 25 mm per ablazione. Di conseguenza, sono state condotte due ablazioni iniziando distalmente. Dopo 90 secondi di ustione e una pausa di 60 secondi, il catetere è stato retratto dalla posizione iniziale e la seconda ablazione è stata avviata con le stesse impostazioni.

Dopo una pausa di 60 secondi, il catetere Habib EndoHPB è stato quindi rimosso dal dotto biliare comune ed è stato eseguito un passaggio con palloncino nella zona ablata per estrarre il tessuto ablato. Il catetere di accesso e rilascio SpyScope™ DS del sistema SpyGlass DS è stato reinserito nel dotto biliare per confermare risultati e margini di RFA positivi.

Figura 1

Figura 2

Figura 3

Conclusione

È stato osservato immediatamente il ripristino della pervietà del lume (Figura 3). La procedura è stata ben tollerata dalla paziente, che è stata dimessa poco dopo. Tre mesi dopo la procedura, la paziente tornerà per un trattamento di follow-up con RFA per mantenere la pervietà del lume.